Come ai più noto, quello degli incidenti stradali molto spesso è un vicolo cieco per ottenere il riconoscimento dello status di vittima del dovere. Ci sono circostanze, tuttavia, che impongono adeguata riflessione.
Ipotizziamo il caso di un incidente autonomo, del quale non sia possibile accertare con esattezza la responsabilità e che rischia di finire in tragedia perché l’auto condotta da un appartenente alle forze dell’ordine si incendia con un passeggero a bordo.
In questa situazione, pur essendo il conducente tutt’altro che terzo rispetto alla dinamica dei fatti, egli, diversamente dal privato cittadino, ha il dovere di rischiare la propria incolumità per salvare il trasportato.
Questa linea difensiva è stata accolta dalla Corte d’Appello di Genova nel 2012.
In questa situazione, pur essendo il conducente tutt’altro che terzo rispetto alla dinamica dei fatti, egli, diversamente dal privato cittadino, ha il dovere di rischiare la propria incolumità per salvare il trasportato.
Questa linea difensiva è stata accolta dalla Corte d’Appello di Genova nel 2012.